sábado, 7 de fevereiro de 2015

Vaticano: «Tolleranza zero su abusi sessuali sui minori nella Chiesa»


Il vescovo di una diocesi che non prenderà rapidamente provvedimenti nei casi di pedofilia compiuti da ecclesiastici subirà delle conseguenze

di Redazione Online

La Santa Sede indica tolleranza zero sui casi di abusi sessuali su minori nella Chiesa (Archivio Corriere/Ap)La Santa Sede indica tolleranza zero sui casi di abusi sessuali su minori nella Chiesa (Archivio Corriere/Ap)
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«Ci devono essere conseguenze e procedure che permetteranno di gestire questi casi in modo veloce». Tolleranza zero del Vaticano nei casi di pedofilia e abusi sessuali nella Chiesa, promette la Commissione per la protezione dei minori voluta da Papa Francesco. Il vescovo di una diocesi che non prenderà rapidamente provvedimenti nel caso di abusi sessuali compiuti da ecclesiastici subirà delle conseguenze, ha assicurato il cardinale Sean Patrick O’Malley, arcivescovo di Boston e presidente della Commissione della Santa Sede. «È qualcosa di cui tutti noi siamo molto consapevoli», ha sottolineato il cardinale O’Malley, assicurando che in merito la Commissione presenterà al pontefice «raccomandazioni concrete».
Linee guia nazionali
Il cardinale ha poi rivelato che alla richiesta di adeguarsi allo standard indicato dalla Santa Sede attraverso «linee guida» nazionali, «gli episcopati di quasi tutti i Paesi hanno risposto, ma alcuni hanno emanato norme deboli». Quindi la Commissione lavorerà con la Congregazione per la dottrina della fede «per individuare i Paesi che necessitano di maggiore aiuto». Papa Francesco intende inoltre istituire «una giornata di preghiera dedicata alle vittime di abusi sessuali commessi da ecclesiastici».
Prevenzione
Il Papa, ha spiegato O’Malley, vuole promuovere «la sicurezza dei minori in tutti gli aspetti della Chiesa: l’educazione, la risposta di ogni Conferenza episcopale per preparare maestri, sacerdoti religiosi e tutti coloro che lavorano con i minori. Il nostro compito non è solo rispondere a casi avvenuti, ma prevenire gli abusi di minori, adoperarci perché la Chiesa faccia tutto quanto è necessario», ha concluso l’arcivescovo di Boston. «La nostra responsabilità è lavorare per la guarigione spirituale e per aumentare la coscienza nella comunità cattolica sulla piaga degli abusi sui minori».
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