"Meglio di così non poteva andare". La sensazione generale, una volta concluse le operazioni sul relitto della Costa Concordia, è di successo. Franco Porchellacchia, il responsabile del progetto di parbucling della grande nave da crociera, a rotazione conclusa spiega che la rotazione ha portato allo scoperto una fiancata "molto danneggiata", ma che ha permesso anche di capire che "non ci sono spaccature enormi né penetrazione di roccia".
La Costa Concordia è di nuovo in verticale. C'è voluto un giorno intero, dalle nove di ieri fino alle quattro di stamattina, molto più delle dodici ore messe in programma, complice il comportamento dello scafo. Ma la difficile operazione, mai tentata prima, è stata portata a termine, segnando - lo ha detto il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli - un primo "punto decisivo per l'allontanamento della nave dal Giglio".
Soddisfatto anche Nick Sloane, il salvage master della Micoperi, la società che ha realizzato la rotazione della nave da crociera. "Ci sono molti danni", ha detto, ma "pochi paesi al mondo avrebbero potuto mettere insieme un’operazione di queste dimensioni". L'isola lo ha accolto come un eroe tra abbracci e applausi a operazione conclusa, quando ha commentato: "Provo sollievo e sono un pò stanco, mi vado a fare una birra e vado a dormire".
La Concordia potrebbe lasciare le scole del Giglio in primavera. Intanto proseguiranno alcuni lavori di restaurazione e si monteranno i cassoni laterali, che permetteranno poi alla nave di abbandonare per sempre la costa italiana.
Attualmente lo scafo poggia su una piattaforma creata apposta per le operazioni di ieri. Il Giornale
La Costa Concordia è di nuovo in verticale. C'è voluto un giorno intero, dalle nove di ieri fino alle quattro di stamattina, molto più delle dodici ore messe in programma, complice il comportamento dello scafo. Ma la difficile operazione, mai tentata prima, è stata portata a termine, segnando - lo ha detto il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli - un primo "punto decisivo per l'allontanamento della nave dal Giglio".
Soddisfatto anche Nick Sloane, il salvage master della Micoperi, la società che ha realizzato la rotazione della nave da crociera. "Ci sono molti danni", ha detto, ma "pochi paesi al mondo avrebbero potuto mettere insieme un’operazione di queste dimensioni". L'isola lo ha accolto come un eroe tra abbracci e applausi a operazione conclusa, quando ha commentato: "Provo sollievo e sono un pò stanco, mi vado a fare una birra e vado a dormire".
La Concordia potrebbe lasciare le scole del Giglio in primavera. Intanto proseguiranno alcuni lavori di restaurazione e si monteranno i cassoni laterali, che permetteranno poi alla nave di abbandonare per sempre la costa italiana.
Attualmente lo scafo poggia su una piattaforma creata apposta per le operazioni di ieri. Il Giornale
Redazione online
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